Nel nostro dojo si seguono gli insegnamenti del Maestro Tada Hiroshi, IX dan, Direttore Didattico Aikikai Italia e allievo di O'Sensei Ueshiba Morihei.

lunedì 30 aprile 2012

Domani I° Maggio se volete ci si allena ugualmente

martial arts aikido

Come da titolo, se si raccoglie un congruo numero di “ spostati “, domani ci si può allenare dalle 19 alle 20.30.

Il M° Ruta sarà assente, ma ci lascia ugualmente la possibilità di praticare.

Farà lezione il più alto in grado.

L’avviso sarà postato su facebook, se avete intenzione di praticare, comunicate la vostra presenza.

Ci aggiorniamo a domattina.

SAMURAI, tra passato e presente

 

samurai1

Riceviamo e con piacere pubblichiamo,

la mail di 

Simone Di Franco

 consigliere di INTK e amministratore di

www.intk-token.it

E’ questo un sito che consigliamo a quanti hanno interesse per  la cultura e la spada  giapponesi.

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“ Cari utenti, soci e amici,

vi scrivo per segnalare a tutti che è imminente un evento molto importante per quanto riguarda la spada giapponese in Italia.

SAMURAI, tra passato e presente

Novara, Maggio 2012

INTK , in occasione dei campionati mondiali di kendo, in collaborazione con CIK e sotto il patrocinio del comune di Novara, ha organizzato il più esteso e importante evento dalla data della sua istituzione, oltre che il più interessante evento inerente la spada giapponese mai presentato in Italia.

A cavallo di tre fine settimana e durante le intere due settimane, dal sabato 5 Maggio fino a Domenica 27 Maggio, sarà allestita la mostra e nel fine settimana dal 19 al 21 Maggio il maestro Yoshihara condurrà la forgiatura di una katana, a partire da un sunobe, mostrerà la procedura dell 'allungamento della lama, la definizione di tutti i piani e la tempra finale. Nella ambientazione di eccezione del palazzo del Broletto di Novara, nel cortile di pietra medioevale, vedremo pian piano prendere forma all' acciaio grazie al sapiente martello del maestro Yoshindo e quello dei suoi assistenti. La bellezza del palazzo creerà un ambientazione unica, fatta di pozzi di pietra e portoni di legno, balconate e portici che permetteranno di ammirare il tutto dall'alto, molto spazio e una caratterizzazione davvero unica. La mostra è allestita a pochi passi dalla forgia del maestro, nella sala del consiglio del palazzo, antica sede del Comune Medioevale, una sede ricca di fascino storico, dove sono ancora presenti gli scranni di legno medioevali, gli stemmi e le vestigia dell'antica Novara. La mostra vedrà l'esposizione di quasi 50 lame, provenienti dalle collezioni dei nostri soci, e comprenderà alcuni pezzi di rilievo assoluto.
Durante il periodo, e in modo complementare agli altri eventi, Leon Kapp e Massimo Rossi effettueranno diverse dimostrazioni di togi, il restauro e affilatura tradizionale delle lame giapponesi. Nei fine settimana saranno sempre presenti i membri della associazione INTK, che organizzeranno visite guidate, incontri con il pubblico, esposizioni speciali dei pezzi in mostra e altre iniziative, di cui alcuni saranno riservati ai soci e amici di INTK. Inutile sottolineare che questo evento sarà l'occasione per incontrare tutti i più importanti personaggi della spada giapponese in Italia, studiosi, collezionisti, ma soprattutto artigiani, restauratori ed esperti a vario titolo, soci di INTK e non, e sono stati invitati molti amici anche dall'estero.
Visto il molto tempo a disposizione e l'impegno che stiamo rivolgendo a questo evento, saranno sicuramente organizzate iniziative dell'ultimo minuto, quali ad esempio lo studio approfondito di alcune lame dal vivo, guidato dagli esperti presenti, e non mancherà nessuna occasione per un confronto tra tutti i presenti.
Il programma attuale :
- Sabato 5 Maggio ore 16:30 - Inaugurazione mostra INTK, presentazione dei dirigenti e incontro con il pubblico.
- Tutta la settimana - Mostra aperta al pubblico
- Venerdì 18 Maggio - Allestimento della forgia
- Sabato 19 Maggio ore 17 circa - Inizio della forgiatura del maestro Yoshihara: martellatura e allungamento dell'acciaio, tsukurikomi di base.
- Domenica 20 Maggio ore 17 circa - seconda fase della forgiatura, definizione dei piani, tsukurikomi finale.
- Lunedì 21 Maggio ore 18 circa - fasi preparatorie della tempra, stesura dello tsuchioki ; ore 21, - Yaki-ire finale, tempra della lama, fasi di finitura preliminare da parte di togishi presenti e presentazione finale della katana.
- Tutta la settimana - Mostra aperta al pubblico
- Domenica 27 ore 17 - Chiusura della mostra, incontro finale con gli organizzatori.
Per l'accesso alla mostra, il comune richiede il pagamento del biglietto al complesso monumentale del Broletto, che comprende la visita al palazzo, il prezzo comunque è limitato, attorno ai 7 euro ed è convenzionato con numerosi enti come tutti i musei della regione Piemonte.
La dimostrazione del maestro Yoshindo Yoshihara invece, sarà nel cortile, accessibile liberamente al pubblico.
Il programma è ancora molto aperto. Chiunque voglia proporre una iniziativa, organizzare un incontro particolare, o richiedere qualcosa, può contattare direttamente gli organizzatori.
Invitiamo quindi tutti gli appassionati, soci e non, nell'ottica più aperta possibile, a partecipare agli eventi e a vivere tutti insieme questa grande festa e questi eventi unici.
Per qualsiasi informazione è possibile chiedere in
questa discussione sul forum, oppure scrivendo direttamente a Simone Di Franco all' indirizzo webmaster@intk.it , a Massimo Rossi all'indirizzo rossi@intk-token.it e agli altri contatti che troverete sul nostro sito internet.

Come sempre, se avete qualsiasi problema per collegarvi al forum o per qualsiasi cosa che riguardi il sito internet di INTK, potete contattarmi all'indirizzo e-mail webmaster@intk.it

Grazie, a presto.

Simone Di Franco

- consigliere di INTK e amministratore di intk-token.it “

mercoledì 25 aprile 2012

Avviso urgente: oggi lezione.

Come da oggetto,oggi ci sarà lezione dalle 19.00 alle 20.30. La lezione sarà tenuta dal Maestro Ruta o dal più alto in grado presente.

giovedì 19 aprile 2012

Avviso

 

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Per favore, chi dispone di abiti maschili e/o femminili usati

( anche oggetti come cappelli, guanti, calze, ecc)

e di cui intende disfarsi, sarei grato se li portasse al dojo.

Servono per un seminario prossimo.

Grazie.

Fabrizio Ruta

martedì 17 aprile 2012

Trovare la giusta condizione esteriore ed interiore

tada

Nell'aikido occorre tener conto che, prima di praticare le tecniche a coppie, occorre trovare la giusta condizione esteriore ed interiore. Se non si lavora su di se per sviluppare questi aspetti tutta la pratica risulterà compromessa. Ecco che allora, seguendo gli Insegnamenti del M° Tada (IX dan, shihan, allievo diretto del Fondatore), possiamo stilare la seguente lista:

CONDIZIONE ESTERIORE

1 - Avere un corpo, rilassato, tonico e disteso.

2 - Apprendere una precisa postura del corpo:

    - corretto appoggio dei piedi da fermi e in movimento (ashi-no-itten)

    - ginocchia flesse

    - bacino stabile (fissare il ka tanden)

    - ano chiuso (mula bandha, ho-soku)

    - colonna diritta e flessibile

    - mento indietro

    - petto aperto

    - spalle rilassate

    - corretta posizioni delle mani (tegatana, te- no- uchi)

    - sguardo corretto (metsuke).

3 - Muoversi senza soluzione di continuità (ki-no-nagare-no-renma).

4 - Distendere la propria energia (novi, ayama, kokyu).

5 - Facendo tori, muoversi verso uke.

6- Curare la corretta posizione di han-mi.

CONDIZIONE INTERIORE

1 - Non criticare, non pensare male degli altri praticanti.

2 – Essere i “padroni” (non i “sottoposti”), stare al centro dell'azione.

3 – Controllare i 5 sensi (pratihara).

4 – Immaginare le linee del movimento.

4 – Sviluppare il proprio personale “dojo interiore” (Kekkai, shimabara).

5 – Creare il Vuoto mentale (dhyana, anjodaza, moving zen).

6 - Radicarsi nel proprio Vero Io sviluppando un sentimento di unione con il Tutto.

7 - Creare un Sé che non si contrappone (tenere una condizione assoluta, unirsi ad uke).

8 – Unirsi all'Universo (samadhi, satori) .

Sono consapevole che i punti su elencati presentano delle difficoltà notevoli per il praticante però, invece di allenarci per anni cercando sempre nuovi stimoli attraverso la pratica delle variazioni e approcciando altri stili, si possono ripetere delle forme di base andando in profondità nella pratica. Se riusciamo per esempio a praticare meditando o estendendo il nostro ki, daremo una profondità e una ricchezza alla pratica oltre che trovare maggiore piacere, utilità e senso nell'allenamento.

Fabrizio Ruta

giovedì 12 aprile 2012

La via…

do

Mi scuso per il non più costante aggiornamento del blog, ma lavoro ed altri impegni stanno portando via molto tempo, non solo al blog ma anche alla pratica  dell’aikido.In lacrime

Nel frattempo, vi rimetto un post inviatomi alcuni giorni addietro da Pasquale,al quale va il mio ringraziamento, per gli interessanti spunti di riflessione che il messaggio propone.

 

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Do: la Via.

Ieri a fine lezione mi son trovato a dare alcune spiegazioni ad un paio di ragazzi molto giovani, venuti per la prima volta allo Shin Bu, che mi facevano domande sull’Aikido. La prima cosa che ho detto è che praticare Aikido è molto diverso che andare in palestra, perché richiede una particolare disciplina, impegno e concentrazione. A questa mia prima risposta, qualcuno dei nostri mi ha detto, scherzando ma non troppo, che stavo facendo del “terrorismo psicologico”. Tornando a casa ho riflettuto un po’ su questa cosa, ripensando al perché avevo dato quel genere di risposta e se non avesse a che fare soprattutto con il mio particolare modo di vedere la pratica. In realtà poco prima durante la lezione, avevo praticato con un ragazzo altrettanto giovane che mi dava l’impressione di non impegnarsi più di tanto, girava spesso la testa per guardare da qualche altra parte, mi sembrava poco presente o poco interessato. Può darsi che si sia trattato solo della mia impressione, e che quello fosse solo il suo modo di praticare, che dipende molto da come ognuno di noi è caratterialmente. In ogni caso credo che la mia risposta alla domanda dei ragazzi sull’aikido sia stata abbastanza influenzata da questa esperienza. Mi sono chiesto comunque perché nella nostra società moderna e civilizzata, concetti come disciplina, impegno e concentrazione siano visti nel migliore dei casi come robe vecchie ed anacronistiche, e nel peggiore come “terrorismo psicologico”. Alla ricerca di una risposta ho riletto alcuni passaggi di un bellissimo libro di Dave Lowry, “Lo spirito delle arti marziali”. Lowry è un esperto di arti marziali e di calligrafia giapponese, e nel suo libro analizza il significato dei kanji di alcuni concetti tipici delle arti marziali tradizionali (budo). A proposito del concetto di Do (Via) dice: “La Via è un viaggio della mente, dello spirito e, alla fine, anche dell’anima…Nel pennello del calligrafo, Do è un carattere composto. I tratti che indicano “principale” o “fondamentale” sono uniti a quelli del radicale che significa “movimento”. Perciò Do vuol dire “strada importante”, una Via da seguire in armonia e sintonia con le vicissitudini che l’universo suggerisce, un sentiero lungo il quale scoprire l’unicità degli elementi della vita nell’universo. In questo senso, le tracce della Via sono molto antiche. Essa prese per la prima volta forma quando un individuo cominciò un’attività con la consapevolezza di spingersi oltre il puro utilitarismo e di superare le restrizioni dell’ego. Significa fare una cosa non per il suo risultato, bensì impegnarsi perché compiere questo atto ci libera dalle costrizioni del nostro io limitato: il narcisismo, l’egocentrismo, le preoccupazioni indotte dai timori, dai problemi e dai dubbi che rendono più misera la nostra vita quotidiana. La Via ci attira nel luogo in cui domina il nostro io potenziale: l’autorealizzazione, l’autocoltivazione e l’autoperfezione… Un individuo che inizia a percorrere la Via marziale dev’essere coraggioso e virtuoso, deve possedere senso dell’impegno e sensibilità nei confronti del passato. Nonostante debba avere questi lodevoli tratti caratteristici, l’aspirante bugeisha possiederà anche incertezze interiori, compreso il sospetto di aver perso qualcosa nella propria esistenza, qualcosa di vitale. E’ per questa ragione che intraprende il cammino che lo porterà alla sua misteriosa destinazione. Lo farà nonostante gli altri gli facciano notare che la Via è una pratica ingenua, fuori moda o idealistica. Prosegue nel cammino perché sa che altri ci sono passati prima di lui, perché l’immutabile direzione della Via lo attrae e lo chiama. Va avanti perché si sente costretto a farlo. Ha iniziato il viaggio di una vita perché è convinto che, come rivela il kanji per Do, questa è la strada principale che deve percorrere. Tale Via è l’unica che lo potrà portare ad un luogo degno di essere raggiunto.”

Pasquale.